Iperamilasemia associata a minore sopravvivenza nei pazienti con mieloma multiplo
Da una ricerca è emerso che tra i pazienti con mieloma multiplo, livelli più elevati di amilasi sono collegati a una malattia più avanzata e a una minore sopravvivenza.
L'iperamilasemia nei pazienti con meiloma multiplo è collegata sia a una malattia ossea estesa, sia a una malattia più aggressiva, sia a una sopravvivenza inferiore.
Tuttavia, non è stato stabilito con quale frequenza i pazienti con mieloma multiplo presenteranno un'amilasi elevata.
Sono stati valutati i livelli di amilasi sierica tra i pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi o recidivante.
L'amilasi elevata è stata definita come livelli di amilasi sierica superiori a 100 U/L. Sono stati inclusi solo i pazienti con normale lipasi e clearance della creatina e nei quali non vi era evidenza di ostruzione o perforazione intestinale.
Complessivamente, sono stati inclusi i dati di 58 pazienti, con età media di 65 anni. In questo gruppo, il 29.3% è stato classificato come avente elevati livelli sierici di amilasi, e i livelli sierici medi erano 130±69 U/L.
L'età, il sesso, la classe delle catene pesanti e la citogenetica non sembravano predire l'iperamilasemia.
Secondo i criteri del sistema di stadiazione internazionale, il 41.2% dei pazienti con livelli di amilasi elevati aveva una malattia in stadio III, mentre l'iperamilasemia è stata osservata nel 20.8% e nel 31.3% dei pazienti, rispettivamente, con malattia in stadio I o II.
I pazienti con malattia extramidollare avevano, inoltre, maggiori probabilità di avere livelli di amilasi elevati ( P =0.028 ).
Rispetto ai pazienti con livelli normali di amilasi, i pazienti con iperamilasemia avevano un tasso di mortalità più elevato ( 29.4% tra i pazienti con livelli sierici elevati versus 17% tra quelli con livelli sierici normali ) e periodi di sopravvivenza media più brevi ( 30.2 mesi vs 51.7 mesi, rispettivamente ).
In conclusione, i pazienti con mieloma multiplo associati a livelli elevati di amilasi avevano maggiore probabilità di avere diagnosi di stadio avanzato, di mortalità più elevata e di minore sopravvivenza.
I limiti dello studio erano le piccole dimensioni del campione. ( Xagena2021 )
Fonte: European Society for Medical Oncology ( ESMO ) Congress, 2021
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